lunedì 8 settembre 2014

7/8 lezione Samuel

La lezione precedente Samuel ha costruito una marionetta con i fermacampioni ma si è rifiutato di leggere e fare gli esercizi. Spesso aveva comportamenti chiaramente provocatori, saltava sulla sedia, sul tavolo, correva fuori a sputare (nuova stereotipia che sembra mettere in atto con particolare frequenza nei momenti di intenso stress) e non voleva ubbidire. Però a un certo punto si è fatto abbracciare e l'ho inteso come "Amami così come sono, con tutti questi miei difetti" che mi ha commosso. E' sempre molto affettuoso.

Da notare che quando è arrivato ha cercato di entrare in casa e trovando chiuso si è molto intristito. Anch'io gli ho mostrato la mia tristezza quando lui ha rifiutato di fare i compiti. La volta successiva invece è stato più collaborativo, ha letto molte parole e incollato le immagini corrispondenti. Ha unito i puntini per formare una frase. Nel complesso abbiamo lavorato abbastanza anche se è sempre molto restio a scrivere. A volte confonde le lettere, se non è abbastanza motivato legge un pò a stento.

Quando è arrivata sua madre col fratellino e si è reso conto che la mamma aveva comprato un gioco per l'altro ma nulla per lui, si è infuriato e sembrava pronto a compiere terribili disastri. Poi la mamma lo ha spinto in macchina frettolosamente e sono andati. La gelosia verso il fratello sembra palese. A mio avviso Samuel tende però ad irritare e portare l'altro all'ansia e all'inquietudine perchè sta cercando di fargli capire come lui si sente dentro. Lui prova angoscia e non riuscendo a esprimere questo disagio, lo manifesta nei suoi comportamenti che chiaramente vogliono mettere in difficoltà, colpendo nei punti più deboli (scenate in pubblico, urla, e danneggiamento di oggetti). A mio parere sarebbe opportuno mantenere la calma "fregandosene" di quello che la gente può pensare e mostrando a Samuel che i suoi comportamenti non portano a nulla mentre la volontà di studiare e imparare andrebbe premiata vistosamente.

lunedì 25 agosto 2014

6 lezione Samuel

Oggi con Samuel abbiamo costruito un orologio da un cartoncino che lui ha ritagliato e incollato su un supporto circolare duro. Poi ha ritagliato le lancette e agganciate con il fermacampioni. Ha poi scritto i numeri sul quadrante e ha riferito correttamente due/tre orari richiesti. In seguito aveva ancora voglia di lavorare manualmente perciò ha costruito un disco orario con un prototipo sottomano. Ha utilizzato molto scotch, tanto che alla fine ho dovuto sottrarglielo in quanto non riusciva più a smettere. Ha poi unito 64 puntini di un disegno, letto con me una storia a fumetti della Pimpa e scritto insieme quello che abbiamo fatto sul suo quaderno. L'ultimo quarto d'ora gli abbiamo permesso di saltare sul Jump fuori casa. C'è il problema della forte gelosia verso il fratellino che si manifesta con comportamenti prevaricatori. La mamma ha compreso questo sentimento ma sembra non saperlo gestire ancora. Molto spesso è messa alla prova dalle problematiche che il comportamento del figlio scatena in pubblico e non sa come agire. Presumibilmente si sente inefficace e non sa come gestirlo anche perchè i suoi interventi finora non sono andati a buon fine. Questo senso di impotenza è aggravato dal fatto che spesso viene giudicata negativamente in famiglia, fungendo a suo dire, da "capro espiatorio" per i comportamenti del figlio.
Dal canto suo Samuel si è sentito e si sente tuttora un peso per via della sua iperattività e questo porta a un'esacerbazione dei sintomi.
La madre avrebbe bisogno di riprendere il controllo della situazione grazie a feedback positivi e sostegno psicologico che la aiutino a sentirsi nuovamente efficace come guida educativa nei confronti del figlio.

mercoledì 13 agosto 2014

Richard 3

Oggi Richard ha portato un dolce al cioccolato e abbiamo condiviso il momento della merenda con un tè.
Dopo un quarto d'ora abbiamo iniziato la lezione ma Richard ha di nuovo parlato dei sensi di colpa che sente di provare a volte anche se non ha saputo spiegarmene il motivo e nei confronti di chi.
Abbiamo parlato delle apparizioni di Medjugorje dato che sono appena tornata dal pellegrinaggio in quel luogo ma sembrava scosso a livello interno; cambiava continuamente discorso e sembrava voler ritardare il momento di studiare. Abbiamo fatto inglese e prendendo spunto dal suo libro gli ho fatto costruire la frase interrogativa utilizzando post it con le parti della frase da comporre. Sembrava molto in difficoltà. A volte mi rispondeva in francese altre volte continuava a ripetermi che frase dovesse tradurre insomma faticava moltissimo a concentrarsi al punto da farmi supporre che non volesse affatto eseguire l'esercizio. Sembrava volesse stancarmi ma ho resistito fino alla fine senza dimostrare impazienza perchè probabilmente era a quello che mirava. Forse è una dinamica che s'instaura con i suoi genitori, con sua madre. Infatti molte volte mi ha detto che lui non può fare i compiti con loro perchè "vengono fuori soltanto litigi" e quindi cerca qualcuno che faccia i compiti con lui tutti i giorni. Questo però l'ho escluso in quanto sarebbe davvero molto stancante per entrambi e non proficuo per lui; abbiamo già provato infatti questa strada ma non ha portato i frutti sperati.

lunedì 4 agosto 2014

Richard 2

Oggi Richard appariva scosso. Mi ha mostrato i libri che intende leggere per l'estate oltre a quello previsto dalla scuola. Sono molto spessi. Non è riuscito però a riferirmi una sintesi breve di quanto letto. A un certo punto gli ho fatto leggere qualche riga, chiedendogli di ripetermene il contenuto con le sue parole ma anche in questo caso si è trovato in difficoltà. Gli ho proposto allora di fare un pò d'inglese vedendo che aveva con sè il libro ma quando ho provato ad aprirlo lui ha avuto una crisi di pianto e ha cominciato a parlarmi di problemi affettivi, ansia e preoccupazioni che per la maggior parte del tempo lo affliggono sottraendo energie e motivazione allo studio.
Sembra preoccupato di poter aver bisogno di uno psicologo e anche che i suoi sintomi di ansia si aggravino e abbiano conseguenze sul piano fisico. Alla fine non siamo riusciti a fare nulla perchè Richard se n'è andato in fretta dicendo che non aveva più voglia di parlare di questi problemi e sentendo crescere in sè l'ansia. L'ho accompagnato alla bicicletta cercando di parlare d'altro. Sinceramente sono preoccupata perchè al di là del risultato sembra che ancora Richard non abbia accettato la sua dislessia e abbia paura di non essere "normale". Non sembra più rilassato ora che è in vacanza. Gli ho proposto di cominciare ogni ora di lezione con qualche minuto di rilassamento, concentrandoci sul respiro. Lui mi ascoltava attentamente e sembrava sapere già di cosa parlavo.

Credo che domani gli proporrò qualche attività piacevole in modo da non perdere del tutto la sua motivazione.

martedì 29 luglio 2014

5 lezione Samuel

Samuel oggi è arrivato alle 9 assieme al fratellino. Siccome è l'ultimo giorno prima delle vacanze abbiamo ultimato il "teatrino delle ombre" da lui realizzato con materiale di recupero. Samuel sapeva già le modalità di costruzione del giocattolo perchè l'aveva visto fare nel programma "L'albero azzurro" ed era stato lui a suggerire di realizzarlo. Questo implica una forte motivazione infatti Samuel si è impegnato seriamente, rimanendo seduto tranquillo e concentrato, lavorando in autonomia ma richiedendo talvolta il mio aiuto per tagliare lo scotch, passargli oggetti e così via. In questa ora di lavoro non sono stati individuati tratti di autismo o di iperattività; al contrario, Samuel era focalizzato sul suo obiettivo e lavorava tranquillamente, talvolta canticchiando la canzoncina dell'"albero azzurro".Ha inoltre rivelato una notevole capacità di problem solving quando a un certo punto non sapevamo come infilare correttamente le ombre nel teatrino, dimostrando acume e intelligenza.
E' uscito solo tre o quattro volte per una breve pausa ma poi è sempre rientrato. Cerco di lasciarlo libero il più possibile ma facendogli notare le conseguenze dei suoi allontanamenti.
"Adesso scriviamo cosa abbiamo fatto oggi"; Samuel non vuole mai scrivere così ho scritto prima io e lui ha completato la frase. Poi si è subito rialzato.
Non voleva leggere la "Pimpa" così gli ho proposto un gioco, il "Forza 4", utile perchè sviluppa capacità di pianificazione e di autocontrollo nel procedere delle azioni. Samuel non accetta di perdere e si arrabbia, arrivando alla fine a gettare in aria il gioco con tutti i gettoni. In seguito però li ha raccolti rivelando così una comprensione della sua difficoltà di controllare la rabbia.
Infine abbiamo letto una storia della Pimpa, una battuta a testa, poi Samuel si è alzato di colpo ed è andato fuori a saltare sul Jump.

venerdì 25 luglio 2014

4 lezione Samuel

Oggi Samuel è venuto il pomeriggio. Subito mi ha preso per un braccio e portato nello studio sottraendomi alla madre. Ha colorato con le tempere la scatola della volta precedente. Continua però a cambiare idea sul possibile utilizzo della scatola: barca dei pirati? teatro delle ombre? Abbiamo trovato un triangolo di plastica verde e ho suggerito a Samuel che potrebbe diventare le alghe del fondo marino ma lui ha preso lo scotch e se l'è appiccicato sul viso per poi toglierselo a fatica. L'iperattività di Samuel è evidente come pure la sua intolleranza per le attività "noiose". Ho provato a spiegargli che a volte per divertirsi occorre prima fare qualcosa di "noioso". Mentre dipingeva guardavo il suo libro delle vacanze commentando positivamente le schede svolte. Per colorare la scatola Samuel ha usato tutti i colori a diposizione, abbiamo osservato quindi che la somma di tutti i colori è il nero. Quando ha terminato, è andato in bagno a lavarsi. Gli ho proposto alcune pagine del libro delle vacanze, al che lui ha preso il libro e l'ha gettato fuori dalla porta, sotto la pioggia. La madre lo ha ripreso e dopo aver contato fino al 3, lo ha fatto tornare in studio.
Successivamente Samuel ha svolto una scheda in cui doveva trovare la faccina uguale  e in seguito sono riuscita a proporgli diverse attività di caccia al particolare, trova le differenze e colora uguale. Contemporaneamente gli ho fatto tirare fuori una piccola cassetta per i soldi che lui aveva già scoperto la volta prima rovistando nei miei cassetti. Ho preso delle fishes colorate  e Samuel si è divertito a metterle dentro. Nelle pause di stanchezza, gli facevo completare le schede. E' difficile che rimanga concentrato soltanto su un compito per volta, per questo cerco di tenerlo impegnato su più attività, almeno per l'inizio ed in modo da creare un'associazione tra attività divertente e attività scolastica. Abbiamo letto come di consueto una storia a fumetti della Pimpa. Dopo aver riposto tutte le fishes per la seconda volta nella cassetta, ha accettato di riempire le lettere della frase di ricapitolazione delle cose fatte. Cerco infatti di legare la scrittura - abilità strumentale- alla volontà di tenere memoria di quanto fatto - abilità pragmatica così che lui possa associare le due abilità e non vedere la scrittura come azione prettamente fine a se stessa.

martedì 22 luglio 2014

3 lezione Samuel

Anche oggi con Samuel abbiamo lavorato 2 ore. La mamma è arrivata dieci minuti prima così, mentre lui saltava sul Jump in giardino la mamma mi ha parlato della sua crisi mattutina: non trovando il letto rifatto, Samuel si è messo a disfare la stanza, gettando i cuscini dal balcone. Per contenerlo la mamma ha dovuto minacciare di gettare via oggetti per lui importanti.
Ho letto a Samuel una storia figurata in cui una bambina nascondeva una palla al fratello e ho chiesto al bambino di dirmi dove l'avrebbe cercata. Inizialmente Samuel ha riferito il luogo esatto in cui la palla era stata messa ma poi, invitato a ragionare, ha distinto tra pensiero e realtà e ha riferito la risposta corretta. Con questi esercizi cerco di aiutare Samuel a ragionare sugli stati mentali altrui. Poi gli ho fatto disegnare come si sentiva in quel momento e lui ha disegnato una faccia sorridente dicendo che si sentiva "felice". In seguito ha ritagliato e colorato, dei colori che lui sceglieva, alcune carte delle emozioni.
Ho cercato di far riflettere Samuel sul fatto di trovare il letto rifatto in modo da far emergere quello che significava per lui. Quando cercavo di aiutarlo a colorare lui mi toglieva le penne dalla mano dicendo: "Devi stare fermo quando qualcuno fa qualcosa" ; ho ribattuto: "Non è facile starsene fermi vero?" "Ehe, no". Poco  a poco Samuel riesce a comunicarmi le sue difficoltà. E' un bambino che mal sopporta le frustrazioni, non gli piace perdere nei giochi nè aspettare di capire per passare all'azione. Dopo averlo fatto dipingere su un altro banco e poi scrivere riempiendo gli spazi di una frase con le lettere e dopo aver letto insieme la Pimpa gli ho proposto il gioco di "Affonda la flotta!" in modo da introdurlo all'utilizzo di coordinate alfanumeriche, sviluppare la teoria della mente e le abilità sociali richieste; per il momento ha capito in cosa consiste il gioco ma non accetta tutte le spiegazioni -in effetti un pò complesse- e vuole vedere dove ho messo le navi in modo da affondarle. Nel complesso l'incontro è stato positivo, il bambino comincia a interiorizzare alcune regole di comportamento e riesce a stare seduto anche per lunghi periodi, impegnandosi in un'attività. Certo è facile distrarlo, infatti più volte si è alzato per raggiungere fuori la mamma. In ogni caso è collaborativo e stimolato dalle attività che io cerco sempre di non svelare subito, metto sul tavolo del materiale e a volte è il bambino che mi suggerisce il suo utilizzo. Questo è importante in quanto consente al bambino di crearsi delle aspettative, immaginare come utilizzare determinati materiali, liberare la propria fantasia e riuscire a conseguire risultati personali.